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giovedì 19 settembre 2013

Lei...

Ci sono delle notizie della cronaca nera che spesso ti fanno dire: tanto qui, nella mia vita, nella mia città non capiteranno mai, figuriamoci....... Ma poi, in una giornata di settembre arrivano e sono forti e ti impauriscono come un temporale in piena notte e ti svegli di soprassalto dal frastuono. La paura ti immobilizza..
La paura è il sentimento che più pervade in questi giorni e che percepisco anche nelle persone. E incredulità.
Come si può decidere di uccidere una ragazza di 28 anni? Come in pieno giorno, mentre fa jogging nella stessa strada dove io cammino con il mio cane, dove mi ritrovavo con la mia migliore amica per fare sport, qualcuno decide di usare un coltello contro una persona? In una provincia sempre cosi' calma e tranquilla, dove i residenti protestano per la musica oltre le 23 di sera?
E allora, ti alzi alla mattina e realizzi che anche dove vivi tu succedono queste cose, che non vivi nella terra solo di lavoratori, di gente silenziosa che ha ricostruito paesi interi dopo il terremoto, che quando senti in tv un caso di femminicidio pensi che queste cose capitano solo al Sud o nelle grandi città...  e la paura ti prende. Non vai più a camminare nel percorso, tantomeno da sola, la sera cerchi di parcheggiare sotto ad un lampione vicino ad un condominio, almeno qualcuno potrà sentire, tieni stretto il cellulare tra le mani mentre cammini con il solo desiderio di arrivare a casa sana e salva. Ti arrendi alla paura. Ma quella ragazza potresti essere stata tu, o una tua amica. Significa che qualcuno sta decidendo della tua libertà. Qualcuno può mettere fine ai tuoi sogni e alla tua vita, distruggendo la tua famiglia e i tuoi amici per sempre.
Non voglio e non me la sento di parlare degli orrendi casi di femminicidio che succedono ogni giorno nel nostro paese, ma ho un pensiero per tutte le vittime e sopratutto per Lei. Ora il suo viso appare in tutti i giornali, i giornalisti si sentono in diritto di dire tutto e di più di questa ragazza dalla vita normalissima, si scandaglia tra le sue amicizie e tra i suoi sms, si suona il campanello di una casa dove due genitori non vedranno più tornare la figlia a cui hanno donato la vita, ma forse nessuno pensa a Lei che correva per allenarsi alla maratonina, che ha cercato di difendersi, che gridava aiuto nella speranza che arrivasse davvero qualcuno.... Ha capito che stava morendo nel modo più tragico possibile, alla sua paura....
Forse anche Lei come me pensava di vivere in una città tranquilla, forse anche Lei è rientrata mille volte a casa la sera da sola, forse anche Lei ogni tanto chiedeva a qualche amico: aspetta prima di salire nella tua auto, che salgo anche io sulla mia e partiamo assieme e forse anche Lei appariva un pò paranoica quando diceva queste cose... 
Non lo so, ma spero solo che adesso possa correre li dov'è in pace senza paura.....


2 commenti:

  1. Lo spero anch'io.....
    Vivo in un posto tranquillo anch'io, ho fatto le stesse cose che hai elencato tu eppure oggi come oggi si ha più paura.....

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    Risposte
    1. Io abito da sola e finora non ho mai avuto paura di rientrare a casa a notte fonda. Ma dopo fatti come questi, accaduti poi in pieno giorno ti spaventi tanto...
      Per fortuna oggi hanno trovato il responsabile di questa morte assurda.... Un tipo che ha scelto lei per caso....

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